L’altro giorno, durante una consulenza specifica e personalizzata, un mio studente avanzato di nome Pasquale, Mi ha posto un quesito:
“In questo bando di gara la Stazione Appaltante non ci ha comunicato la stima dell’importo dei costi della manodopera previsti in questo appalto,… però li pretende in fase di dichiarazione di offerta! Come devo fare ora? Ti ricordi che qualche mese fa ci era arrivata una comunicazione di esclusione perché avevamo messo una cifra non idonea?”
Ebbene, cosa capitò?
Prima di conoscere me e imparare ad applicare il metodo GARE.CLOUD la loro azienda partecipava agli appalti pubblici con una media di circa 4 gare/settimana (che tra l’altro è un’ottima media).
Ora una PERSONA SOLA riesce a prepararne anche fino a 3 al giorno.
La situazione era complessa, era un’azienda con un cambio continuo di addetti alle gare d’appalto, e per tale problema in ufficio non riuscivano ad acquisire quella competenza ed esperienza tale da poter evitare un sacco di errori.
Poi non riuscivano a tenersi aggiornati, e partecipavano quasi sfidando la sorte al 100%.
In una di queste gare si erano affidati a un geometra che pensava di avere la bacchetta magica e tirò fuori una tabellina sulla quale era riportata una formula strana per stabilire i costi della manodopera, l’incidenza della manodopera stimata attribuibile ad ogni appalto.
Ora, non è che occorre essere uno scienziato per capire che ogni appalto deve essere studiato in maniera differente.
Misero invece un importo ridicolo e non congruo, e ovviamente la Stazione Appaltante li escluse in tronco immediatamente, perché secondo le stime che avevano riportato loro, l’importo offerto non giustificava il corretto uso di personale pagato regolarmente.
Dopo averti raccontato questa storia, voglio dirti semplicemente (senza dilungarmi ancora) che è importante riportare delle cifre corrette e soprattutto congrue in proporzione al ribasso offerto e l’incidenza della manodopera già stabilita in base alle lavorazioni.
QUAL E’ QUINDI LA “RICETTA” DI OGGI?
- eseguire uno studio approfondito prima di scrivere nero-su-bianco anche il ribasso;
- eseguire un’analisi della concorrenza;
- eseguire un controllo sui prezzi di base stabiliti per l’appalto, e i relativi margini di guadagno;
- eseguire un’analisi dei costi della manodopera delle lavorazioni principali, per verificare la proporzione della manodopera da impiegare.
In questo caso non esiste un sistema “Plug-and-play” che con un click solo potrai ottenere l’incidenza della manodopera “reale”, semplicemente ti devi fare il mazzo per capire qual è la cosa giusta da fare.
Quindi, anche oggi ti invito ad esaminare e a rispondere alle seguenti 3 domande:
COSA CAMBIEREBBE NELLA TUA AZIENDA SE ADOTTI UN METODO VINCENTE PER PREPARARE LE GARE D’APPALTO?
… E COSA ACCADREBBE SE SCOPRI ORA CHE IL TUO UFFICIO GARE NON SA COME AGGIORNARSI, FACENDOTI SPRECARE UN SACCO DI DENARO?
COSA RISCHI NELLA TUA AZIENDA SE NON FAI NULLA E POSTICIPI LE TUE DECISIONI?
TI RICORDO CHE…
NON SOPRAVVIVE LA SPECIE PIU’ FORTE, MA QUELLA CHE E’ PREDISPOSTA AL CAMBIAMENTO!
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Al prossimo click!
Andrea
Specialista nella preparazione di gare d’appalto